Il bambino d’oro

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In un monastero buddista del Tibet vive il bambino d’oro (Jasmine Reate, accreditata come J.L. Reate), ossia un giovanissimo monaco buddista, che viene alla luce ogni mille generazioni: tale bambino, dotato di straordinari poteri, è capace di portare pace e armonia nel mondo.

Per tale motivo il bambino d’oro è rapito da Sardo Numspa (Charles Dance), un demone che lo vuole annientare, e da questi è condotto via dal monastero  ed imprigionato in una casa, dominata dalle forze del male, situata in una grande città della California meridionale (Los Angeles).

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In quella stessa città vive Chandler Jarrell (Eddie Murphy), investigatore privato californiano, specializzato nel recuperare bambini scomparsi, il quale sta indagando su una ragazza di nome Cheryl, il cui delitto si scoprirà essere in qualche modo collegato al rapimento del bambino d’oro.

Un giorno, infatti, Chandler Jarrell incontra una donna, la bella Kee Nang (Charlotte Lewis), la quale gli dice che, in base a un antico oracolo, egli è il prescelto a ritrovare il bambino d’oro.

Dapprima scettico, Chandler Jarrell si lascia coinvolgere nell’impresa ed inizia, insieme a costei, le indagini partendo dalla città in cui si trovano.

Sebbene Kee Nang lo guidi in ambienti, atmosfere, situazioni a lui ignote, Chandler Jarrell non fa molti progressi nella ricerca del bambino d’oro, che, dal canto suo, sa opporre ai suoi rapitori ed alle torture che essi gli destinano.

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Sardo Numpsa decide, quindi, di comparire in sogno a Chandler Jarrell e gli chiede in cambio della liberazione dell’ostaggio un pugnale sacro che si trova in un tempio tibetano; in realtà, scopo del demone è quello di ottenere il possesso di tale pugnale per uccidere il bambino d’oro e per completare, così, la sua missione infernale.

Per tale motivo Chandler Jarrell e Kee Nang devono recarsi in Tibet a rinvenire tale pugnale: all’inizio Chandler Jarrell non si trova a suo agio in questo nuovo ambito geografico per vari motivi, ma, poi, raggiunta la destinazione del loro viaggio, egli riesce a superare le prove di abilità cui egli è sottoposto ed ottiene, così, il possesso del pugnale sacro.

Intanto Kee Nang scopre di essersi innamorata – ricambiata – di Chandler Jarrell.

Nel viaggio di ritorno in California i due riescono a superare i controlli doganali e riescono a mantenere il possesso del pugnale sacro nonostante Sardo Numpsa tenti, furtivamente, di impossessarsene una volta che Chandler Jarrell e Kee Nang sono di nuovo sul suolo americano.

Così Sardo Numpsa passa al contrattacco e, durante un’imboscata notturna nella quale egli ed i suoi compari assalgono la nuova residenza di Chandler Jarrell e Kee Nang, quest’ultima si sacrifica per Chandler Jarrell e trova la morte per aver fatto scudo a costui rispetto ad un dardo lanciato dalla balestra di uno dei complici del demone suddetto.

A questo punto Chandler Jarrell si reca nel nuovo nascondiglio di Sardo Numpsa che, in un estremo tentativo di far prevalere il Male, si trasforma in mostro, ma, nello scontro finale, quest’ultimo è  inesorabilmente sconfitto ed ucciso da Chandler Jarrell mediante il sacro pugnale.

Infine, il nostro eroe libera il bambino d’oro e, quindi, quest’ultimo, usando i suoi poteri, fa risorgere Kee Nang per il lieto fine della storia.

Il film si chiude con Chandler Jarrell che, camminando, abbraccia Kee Nang e che regala un cappello da baseball al bambino d’oro, che – in attesa di tornare in Tibet – starà per un certo tempo in California con i due innamorati.

Nonostante la sua scarsa qualità, questo film ebbe uno strepitoso successo negli Stati Uniti.

Originariamente la produzione pensò a John Carpenter per la regia del film (questi rinunciò per girare Grosso guaio a Chinatown) ed a Mel Gibson per la parte di Chandler Jarrell, ma, per la mancata disponibilità di quest’ultimo, si ripiegò su Eddie Murphy, per lo più rendendo il film una commedia fantastica.